Le ore di sostegno devono essere quelle indicate sul PEI: 1000 euro di risarcimento per ogni mese di mancanza
Il diritto allo studio per gli studenti disabili in molti casi resta solo sulla carta. Come al solito, sono i Tribunali ad intervenire su queste vicende, come l’ultima segnalata dall’Ansa, riguardante una sentenza del Tribunale di Sciacca, che accogliendo il ricorso dei legali di una famiglia di un alunno disabile, ha stabilito che l’attribuzione a uno studente disabile di un numero di ore di sostegno scolastico inferiore rispetto a quello ritenuto necessario dal competente organo collegiale, è illegittimo. Pertanto, costituisce “un atto lesivo del diritto allo studio e all’integrazione scolastica da riconoscersi in capo allo studente, che integra una condotta discriminatoria“.
La sentenza: risarcimento salato per l’amministrazione
Inoltre, il giudice siciliano ha ordinato all’amministrazione scolastica l’immediata cessazione della condotta discriminatoria, con conseguente assegnazione a un alunno disabile di un numero adeguato di ore.
Il risarcimento previsto dal tribunale di Sciacca, viene quantificato in mille euro per ogni mese di mancanza dell’insegnante di sostegno per un numero adeguato di ore. Risarcimento piuttosto salato che potrebbe anche fornire un orientamento su eventuali casi analoghi futuri.
La storia, purtroppo, pare molto frequente, specie in Sicilia: ricordiamo le sentenze del Tribunale di Palermo, che ha riconosciuto il diritto di ben 7 famiglie, che denunciavano l’inadeguatezza delle ore di sostegno per i loro figli. Perché accadono tali discriminazioni? Le scuole spesso si difendono additando la mancanza di personale. Il che è vero. E il fatto ancora più grave quindi è che esistono tantissimi docenti specializzati sul sostegno che non riescono a lavorare. Nel frattempo, gli alunni disabili restano senza insegnante.
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