Open Data: Prossimi concorsi e mobilità docenti, Miur non pubblica dati essenziali per scelta consapevole

Si avvicinano inesorabili le prossime scadenze che a breve interesseranno migliaia di docenti di ruolo eprecari con i prossimi concorsi e la nuova stagione della mobilità e come ormai succede da decenni queste procedure avverranno al buio più assoluto senza poter conoscere in anticipo il piano delledisponibilità dei posti di sostegno e posti comuni suddivisi per classe di concorso e per provincia.
Eppure da almeno due anni il Governo aveva promesso di abbracciare la cosiddetta “Open government” che prevede che tutte le attività dei governi e delle amministrazioni dello stato debbano essere aperte e disponibili, al fine di favorire azioni efficaci e garantire un controllo pubblicosull’operato. E a favorire tali dinamiche doveva essere il portale degli open data del Miur,  sito dove rendere disponibili dati utilissimi per comprendere dinamiche fondamentali per la scuola come ad esempio il numero di docenti già titolari in ruolo su una specifica classe di concorso o il numero dei posti disostegno disponibili e vacanti per ciascuna regione e provincia. Ad oggi invece il Miur non ha ancora pubblicato i dati dell’anno scolastico 2017-18 nel formato open come prevede anche il comma 136 della Legge 107 del 2015, la Buona Scuola, col quale viene istituito formalmente il Portale unico dei dati della scuola, definito come “lo strumento che il Miur mette a disposizione dei cittadini per dare concreta attuazione al principio della trasparenza, garantendo così un accesso libero alle informazioni e ai datidella scuola senza autenticazione o identificazione, così come previsto dalla normativa vigente.”

Lo stesso Governo, peraltro, nel 2015 si impegnava a fare quando scriveva sul sito della Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio: “Attraverso l’uso delle tecnologie e con metodi innovativi, il Governo persegue le politiche di open data, anche nell’ambito della Open Government Partnership, promuovendo la cultura della trasparenza nella pubblica amministrazione.Trasparenza, accountability e partecipazione sono infatti obiettivi fondamentali dell’azione del Governo italiano. Qualunque dato trattato da una pubblica amministrazione deve essere reso accessibile e fruibile, fermo restando il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali”.
Gli “open data” letteralmente “dati aperti” sono il nuovo strumento di partecipazione attiva dei cittadini consentendo di accedere a dati liberamente fruibili secondo la più ampia disciplina dell’open government, cioè una dottrina in base alla quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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