Paradosso tutto all’italiana

 

La bozza del decreto attuativo n. 377 della L. 107/2015, al Capo V (Fase transitoria), ammette con riserva al concorso per i posti di sostegno – destinato ai docenti in possesso di specializzazione e bandito in ciascuna regione entro febbraio 2018 – tutti coloro che, risultando specializzandi alla data di scadenza del bando, conseguiranno il titolo entro il 30 giugno 2018.

L’associazione MISoS, che da sempre denuncia l’esiguità del numero di docenti specializzati rispetto al reale fabbisogno e difende il diritto degli alunni con disabilità a essere affidati a personale adeguatamente formato, non può che approvare la suddetta scelta, anche in considerazione del fatto che la procedura concorsuale citata non sarà reiterata negli anni successivi e darà luogo a graduatorie regionali a esaurimento alle quali riteniamo debbano avere accesso anche i futuri specializzati.

Se il buon senso ci induce ad approvare la decisione del MIUR, lo stesso buon senso ci fa reclamare, però, la disparità di trattamento riservata agli specializzandi del secondo ciclo, ingiustamente esclusi dalle prove dello scorso concorso a cattedra a causa di ritardi imputabili esclusivamente alle università che hanno organizzato i corsi di specializzazione, corsi che in molti casi si sono conclusi soltanto poche settimane dopo la scadenza del bando. Per i docenti del secondo ciclo, non si è prospettata altra via se non quella legale: numerosissimi sono stati i ricorsi al TAR volti a ottenere l’ammissione dei docenti alle prove suppletive del concorso, che sono tuttora in corso di svolgimento. E anche in questo caso, è risultato chiaro come la legge non sia uguale per tutti: dei ricorsisti, infatti, solo alcuni hanno ottenuto giustizia, mentre altri, destinatari di sentenze negative o ancora in attesa della loro emissione, restano esclusi anche dalle nuove prove.

Alla luce dell’emergenza sostegno e del diritto riconosciuto ai futuri specializzandi, sarebbe stato saggio, da parte del MIUR, consentire anche ai docenti del secondo ciclo la partecipazione alle selezioni sin dalle prime fasi del concorso.

Come spesso avviene in Italia, si sono adoperati due pesi e due misure! Ci aspettiamo ora che tutti i colleghi esclusi dal concorso sostegno 2016 vengano immediatamente ammessi a svolgere le prove suppletive.

 

Associazione MISoS – Movimento Insegnanti di Sostegno Specializzati