Torre Annunziata, il coraggio della piccola Elisa: il disegno e mille colori per combattere l’autismo

TORRE ANNUNZIATA – «La chiamavo di continuo, ma era tutto inutile. Mia figlia non si voltava. Mai. Sembrava assorta in un mondo fantastico: a me chiuso, inaccessibile. Elisa, a 3 anni, ancora non parlava. Poi, l’inizio della terapia. Le ho dato una piccola lavagna per fare i disegni. Così ho scoperto il suo universo e lei mi ha aperto il cuore». Mamma Antonietta si commuove. Non riesce a trattenere le lacrime, ora. Ora che la sua bambina, Elisa, 15  anni, da Torre Annunziata, affetta dalla nascita da una grave forma di autismo, può usare finalmente la parola e per gridare forte a tutti, anche ai suoi ex compagni delle Medie: «Ho avuto coraggio, non mi sono mai arresa. Alla fine, io ce l’ho fatta».

Quasi un miracolo, oggi, per la piccola Elisa. Che prima ha iniziato a scarabocchiare, poi a disegnare e colorare, ogni giorno, sempre meglio, un passo alla volta. E solo dopo molto tempo, costose terapie riabilitative e di logopedia, ha scoperto la sua voce. Il merito, oltre che dei dottori e dell’amore di mamma Antonietta e di papà Raffaele, due onesti lavoratori di via Vittorio Veneto, è anche di tre insegnanti di sostegno. Tutte della scuola secondaria Pascoli di via Tagliamonte, a Torre Annunziata. Dove Elisa, la bimba che «parlava e trasmetteva emozioni solo col disegno», ha addirittura preso la licenza media con il massimo dei voti. Dieci, in tutte le materie. Pure in italiano. «Per imparare le poesie – ricordano le insegnanti Elettra Possumato, Adele Galbiati ed Annetta Panariello – Elisa disegnava. Imprimeva sul foglio le emozioni che la lettura dei …

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