Fedeli contro Padoan: senza le 25 mila assunzioni anno a rischio

Sono tre le lettere che la ministra Valeria Fedeli ha scritto al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e al premier Paolo Gentiloni, la prima a dicembre le altre due a fine febbraio: voleva essere sicura che i fondi stanziati nella legge di Stabilità dello scorso anno per l’allargamento dell’organico di diritto della scuola, cioè per l’aumento del numero di cattedre, fossero utilizzabili e poter così fare i conti per il prossimo anno scolastico e cominciare con assunzioni e designazioni degli insegnanti.

«Ritardo inaccettabile»

Ma un ok formale e impegnativo non è arrivato e ora Fedeli considera il tempo scaduto: «Caro Pier Carlo, questo ritardo è inaccettabile per tutti», ha scritto nell’ultima lettera indirizzata a via XX Settembre. In gioco ci sono 140 milioni per quest’anno, 400 per il 2018 e 25 mila posti in aggiunta ai 55 mila creati dalla riforma.


Le cattedre vuote

«Ormai non riusciremo a partire in tempo per settembre e la colpa non è certo nostra», ripetono al Miur.

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